E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

mercoledì 30 dicembre 2015

La mia musica, versione 2015

Album dell'anno:

4 ex aequo (non sono riuscita a metterli in ordine, abbiate pazienza)






Kamasi Washington - The Epic (Brainfeeder)

Tiganà Santana - Tempo & Magma (Ajabu!)

Mauro Ottolini & Sousaphonix - Musica Per Una Società Senza Pensieri Vol.1 (EGEA/Parco Della Musica)

Ludovico Einaudi - Taranta Project (Ponderosa)


2. Sons Of Kemet – Lest We Forget What We Came Here To Do (Naim Jazz)
3. Fabiano Do Nascimento – Dança Dos Tempos (Now Again)
4. Blur – The Magic Whip (Parlophone)
5. Mbongwana Star – From Kinshasa (World Circuit)
6. Bassekou Kouyate & Ngoni Ba – Ba Power (Glitterhouse)
7. Joanna Newsom – Divers (Drag City)
8. Abba Gargando – Abba Gargando (Sahelsounds)
9. Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood and the Rajasthan Express – Junun (Nonesuch)
10. Ballake Sissoko & Vincent Segal – Musique de Nuit (No Format)
11. Sambanzo – Coisas Invisiveis (autoprodotto)
12. Ayub Ogada feat. Trevor Warren – Kodhi (Long Tale Recordings)
13. Giant Sand – Heartbreak Pass (New West)
14. Taraf de Haidouks – Of Lovers, Gamblers and Parachute Skirts (Crammed Discs)
15. Blick Bassy – Akö (No Format)
16. Baba Commandant & The Mandingo Band – Juguya (Sublime Frequencies)
17. Dexter Story – Wondem (Soundway)
18. Gangbé Brass Band – Go Slow To Lagos (Buda Musique)
19. Julian Argüelles – Let It Be Told (Basho Records)
20. The Bluebeaters – Everbody Knows (Record Kicks)



Degni di nota:

Sufjan Stevens – Carrie & Lowell (Ashtmatic Kitty)


Owiny Sigoma Band – Nyanza (Brownswood Recordings)

William Parker / Raining On The Moon – Great Spirit (AUM Fidelity)

Lionel Loueke – Gaia (Blue Note)
Mdou Moctar – Akounak Tedalat Taha Tazoughai (Sahelsounds)

Invisible Astro Healing Quartet – 2 (Trouble In Mind)

Amadou Balaké – In Conclusion (Sterns Music)

Boubacar Traoré – Mbalimalou (Lusafrica)

Kandia Kouyaté – Renascence (Stern Africa)

Hazmat Modine – Extra-Deluxe-Supreme (Jaro Records)

Instituto – VIOLAR (autoprodotto)

Hama – Torodi (Sahelsounds)

Monoswezi – Monoswezi Yanga (Riverboat)

Roots Magic – Hoodoo Blues (Clean Feed)

Natural Information Society & Bitchin Bajas – Automaginary (Drag City)

King Gizzard & The Lizard Wizard – Paper Mâché Dream Balloon (ATO Records)

Low – Ones & Sixes (Sub Pop)

John Zorn - Pellucidar: A Dreamers Fantabula (Tzadik, 2015)

Leon Bridges – Coming Home (Columbia)

Samba Touré – Gandadiko (Glitterbeat)

Calexico – Edge Of The Sun (HighNote Records)

Quantic – The Western Transient-A New Constellation (TruThoughts)


I magnifici due



In attesa di vedere il film, godiamoci un altro momento tanto agognato: IL sodalizio artistico!!!





martedì 29 dicembre 2015

Blue Funk



Che strano scrivere blue funk ... per me il funk è sempre stato di colore rosso brillante.

Si tratta di una splendida compilation Blue Note di qualche anno fa (2001), e allora anche il blu accostato al funk ha la sua ragion d'essere.

Che suoni, che swing. C'è il funambolico Grant Green con tre brani. E poi ci sono Bobby Hutcherson con Family Affair di Sly Stone, il grande Lou Donaldson, con la psichedelicissima If There's A Hell Below (bella almeno quanto l'interpretazione dell'autore Curtis Mayfield) e con l'inno Say It Loud (I'm Black And I'm Proud).

Disco piuttosto raro, a meno che non vogliate svenarvi. O in alternativa, poiché in fin dei conti è materiale imperdibile, un saggio consiglio sarebbe quello di affidarvi alla rete ...



A presto per la Top Album di fine anno!
Kamasi Washington è lì che mi guarda col suo faccione ...


Woody semper docet


mercoledì 23 dicembre 2015

La tregua di Natale



dal nuovo album Schegge di Shrapnel, in uscita a febbraio 2016 per Woodworm


la notizia corse di bocca in bocca
lungo la trincea
e stupì così tanto
il cuore indurito di tutti
che ci mancò per quel giorno
la voglia di sparare

[...]

un oggetto piovve dalla nostra trincea

[...]

era solo un pacco di sigari

rispondemmo con un pacco di cioccolata

[...]

facemmo a gara per scambiarci qualcosa

[...]

era sicuro che non ci saremmo mai più sparati addosso
dopo quella tregua
di Natale!


Buon ascolto e auguri a tutti voi per un buon Natale di pace :-)


sabato 19 dicembre 2015

Otto parte seconda



E' uscito a settembre il Vol.2 de Musica per una società senza pensieri di Mauro Ottolini & Sousaphonix, e nemmeno lo sapevo :(

Dal sito Egea Music:

La musica è uno dei pochi elementi capaci di unire popoli e culture diverse fra loro. Abbiamo esempi straordinari, come quello della cantante egiziana Oum Kalthoum che riuscì con le sue canzoni ad emozionare e unire tutto il popolo arabo. Ecco perché con la complicità di Vanessa e dei Sousaphonix ho voluto tradurre testi arabi, parole che parlano di amore e di fratellanza, riscrivere ninne nanne giapponesi e russe, far cantare ad un coro di montagna una canzone ucraina. Abbiamo registrato dal vivo un coro di bambini di Haiti che intonano una canzone dedicata a Babbo Natale, proprio a quel Babbo Natale tanto prodigo con l'Occidente ma che quando si tratta di guardare a Sud ancora una volta volutamente li ignora. È troppo impegnato a distribuire doni ai bambini ricchi! 


Rockin' the suburbs







1. Tinde (Tinariwen Feat. Lalla Badi)
2. Tamiditin
3. Koudedazamin
4. Imidiwan Ahi Sigidam
5. Tamatant Tiley
6. Tinde (Lalla Badi)
7. Azawad
8. Chaghaybou
9. Toumast Tincha
10. Tiwayyen
11. Emin Assosam
12. Tinde Final (Tinariwen Feat. Lalla Badi)



martedì 8 dicembre 2015

O Sonho



Quem contar
um sonho que sonhou
no conta tudo o que encontrou
Contar um sonho proibido
Eu sonhei
um sonho com amor
e uma janela e uma flor
uma fonte de gua e o meu amigo
E no havia mais nada...
s ns, a luz, e mais nada...
Ali morou o amor
Amor,
Amor que trago em segredo
num sonho que no vou contar
e cada dia mais sentido
Amor,
eu tenho amor bem escondido
num sonho que no sei contar
e guardarei sempre comigo


mercoledì 2 dicembre 2015

And so this is (almost) Christmas ...



Ma la volgarità non si ferma: e i media corrono in suo soccorso. Il 12 novembre scorso un noto e autorevole quotidiano del centronord lanciava la campagna “Presepiamoci” in ogni scuola. Così si difendono i nostri valori. Una decisione molto significativa. I nostri valori, li abbiamo mandati da decenni al macero nel nome delle libertà anzi della licenza individuali, dell’arricchimento, del consumo, di un progresso avvertito come negazione della fede che veniva emarginata e ridicolizzata. Ma ora, più dello spirito laicista e dell’empietà, vale il ritorno esteriore e ipocrita a un cristianesimo “popolare” che serve a odiare e a insegnare l’odio anche ai nostri figli e nipoti.
Bene: Gesù, sia chiaro, in quei presepi blasfemi non c’è e non ci starà mai. Gesù sta sulle spiagge turche, greche, siciliane, dove approdano i corpi senza vita dei bambini annegati vittime della guerra, del fanatismo e dell’egoismo. Loro sono i nuovi Innocenti e Gesù Bambino ci ricorda di esser venuto sulla terra per salvare soprattutto loro e i poveri come loro. I vostri luridi finti presepi costruiti per insegnar a odiare, teneteveli nelle piazze di quelle città dalle quali avete tolto le panchine pubbliche affinché i migranti senza alloggio non potessero dormirci sopra. E auguriamoci che a nessun parroco venga l’idea profanatrice di costruire uno di quei presepi diabolici nella sua chiesa.

-- Franco Cardini, 30 novembre
(link sopra e corsivo miei)