E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

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lunedì 27 gennaio 2014

Croz, baby



Personaggio, ora come ora, indicibilmente un-cool. E onestamente non mi sento di dire che codesta copertina avrà un grande potere di attrazione. A parte che, nel 2014, chi volete che compri un disco nuovo di David Crosby, se non qualche papà, qualche nostalgico abbonato a 'Jam' o qualche vinilomane da strapazzo?
Io non rientro nella fascia di cui sopra, non l'ho acquistato, ma ero curiosa di ascoltarlo ("primo album in 20 anni", recitano siti e comunicati stampa). E poi in quanto amante incondizionata di If I Could Only Remember My Name (per essere sinceri sinceri: a Crosby non sono affezionata quanto a Stephen Stills o alla gestalt CSN ...).
Non lo spaccerò per il capolavoro che non è, così come non lo è Fanfare dell'emulo Jonathan Wilson. Ha qualche passaggio un po' pesante, ma tutto sommato si tratta di sfumature, e pur sempre in pezzi interessanti (per citarne uno, Dangerous Night). Per il resto è pura marmellata David Crosby, con una dolcezza forse un pizzico più immediata del consueto, una scrittura solida, un'attenzione per le tessiture strumentali notevole, e una voce che sembra non essere stata scalfita dal tempo. Holding On To Nothing, con quella tromba che si insinua d'improvviso, è la miglior esemplificazione del perché, oggi, preferisco comunque un nuovo/vecchio disco di David Crosby, piuttosto che uno vecchio/nuovo di Jonathan Wilson. C'è pure il potenziale singolo dal ritornello micidiale (per non sbagliare l'ha intitolato Radio ...). E che volete di più da un tizio di 72 anni che non pubblicava un album da 20?



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