E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

domenica 28 aprile 2013

Disco SMS # 1




FIMBER BRAVO - CON-FUSION (Moshi Moshi Records, 2013). Ben vengano con-fusioni come quelle in cui è immerso questo rinomato percussionista originario di Trinidad, suonatore di steel pan (letteralmente: padella d'acciaio). Tra calypso, electro, dance, pop-song esotica, Fimber Bravo riesce ad instillare una scintilla unica ed irripetibile in ognuna delle otto composizioni. Il risultato è un disco fresco come una rosa, da lounge-bar scazzato su una spiaggia al tramonto.



venerdì 26 aprile 2013

Il Mondo è Piccolo



Mundo Pequenino (2013): ovvero la sintesi perfetta fra l'immediatezza armonica di Cancao Ao Lado (2008) e le levità sussurrate e suonate in punta di dita di Dois Selos E Um Carimbo (2010).

La creatura Deolinda è ormai diventata un esemplare splendido di musica popolare nel senso più alto del termine.

P.S.: Ana Bacalhau! Salvaci da quella gatta miagolante che osa violentare ripetutamente Over The Rainbow in pubblicità!


venerdì 12 aprile 2013

Spiritual Jazz Is My Punk-Rock!





Anche decontestualizzata, questa è musica che libera. E, in quanto a tematiche, purtroppo ancor oggi attuale.

Consigliatissimo l'acquisto: il libretto è molto ben fatto, ricco di informazioni su musicisti e contesto storico-politico. Esiste anche una versione libresca apparentemente altrettanto succulenta, che raccoglie tutti gli artwork delle copertine degli LP originali.







giovedì 4 aprile 2013

13 Degrees Of Africa

The Heliocentrics - 13 Degrees Of Reality (Now Again, 2013)

Ascoltato quattro volte consecutive in due giorni. Finalmente il disco che volevo da loro, dopo aver dato prova di essere musicisti di assoluto livello nelle recenti ed ottime (Lloyd Miller) se non eccellenti (Mulatu Astatke) collaborazioni. Malcolm Catto non solo pesta ma provvede ad un apparato ritmico assolutamente notevole, il tutto nella consueta miscela di electro, funk, jazz-hop, dub e beat conturbanti. Con un senso globale di coesione che non mi aspettavo e che trascende il pur ottimo ma a mio parere frammentato Out There (Now Again, 2007). Sono passati sei anni, l'esperienza e la saggezza accumulate si percepiscono immediatamente. Applausi.




Classico disco schivo, che non si concede al primo ascolto ma che riserva meraviglie. Un po' come la sua titolare, la splendida Rokia Traoré, meno sorniona di una Fatoumata Diawara e più enigmatica di una Oumou Sangaré, ma con una personalità interpretativa e compositiva fuori dal comune. Così come aborro i tentativi di colonizzazione come quello compiuto da Auerbach (sul mio blog è il nome della settimana), allo stesso modo apprezzo gli esempi di produzione 'saggia' come questa ad opera di John Parish, che come di consueto non calca la mano e si limita a rifinire valorizzando le (già cospicue) risorse a disposizione.




Bombino prodigio è stato venduto alla capolista



Auerbach, ma cosa c'entrano Farfisa e pedal steel???