E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

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martedì 10 settembre 2013

José

Fotografia di sogal


" ... e quando qualcuno vuole vedere com’è la propria faccia, se è molto invecchiata, l’acqua è lo specchio che passa ed è fermo, e noi che stiamo fermi stiamo passando ... ".

JOSE' SARAMAGO -- Il Memoriale Del Convento (1982)

sabato 7 settembre 2013

SMS: Short Music Sentences












Mark Lanegan - Imitations (Vagrant Records, 2013). Sono una debole, d'altro canto voglio essere sincera: se non posso riavere indietro il Lanegan di The Winding Sheet, Whiskey For The Holy Ghost e Field Songs, allora non mi lamento di questo ritorno alle cover d'autore. Avrei preferito una veste ancor più essenziale, alla maniera del sublime I'll Take Care Of You, ma non si può avere tutto, no? E comunque sentirlo cantare a quel modo Brompton Oratory di Nick Cave è una gran bell'esperienza emotiva ancor prima che uditiva.














Kelompok Kampungan - Mencar Tuhan (1980, rist. Light In The Attic 2013). Trattasi di una gemma ristampata dalla ormai imprescindibile Light In The Attic. Come dei Jethro Tull orientali, avvalendomi dell'orrido gioco dei riferimenti semplicemente per dare un'idea di come possa suonare una band indonesiana dal nome semi impronunciabile, che si divertiva a suonare progressive folk nella terra natìa durante gli anni settanta-primi anni ottanta. Da ascoltare. Credo che i giapponesi Ghost un orecchio o due glielo abbiano anche prestato.














Mulatu Astatke - Sketches Of Ethiopia (Jazz Village, 2013). Quanto ti ho atteso, Mulatu!!! L'ho potuto ascoltare soltanto una volta, e per giunta distrattamente. Indi per cui dovrò riparlarne. L'impressione è comunque buona, forse con un pizzico di maniera in più rispetto al precedente. Ma all'icona dell'ethio-sound possiamo certo perdonarlo. Le vette per ora mi sembrano poste in apertura, la splendida Azmari, le incalzanti Gamo e Hager Fiker, e in chiusura, la collaborazione con Fatoumata Diawara, la leggiadra Surma. Se volessero farmi felici questi due farebbero un intero disco insieme.














Tiganà Santana - The Invention Of Colour (Ajabu!, 2013). Da dove è sbucato questo ragazzo dovete chiederlo al rabdomante Borguez (grazie!). Che miracolo un disco del genere nel 2013! E' vero, fa venire in mente l'anima nera di Milton Nascimento, ma pure l'elegante intensità di un Terry Callier in giro per i sentieri dell'Africa Occidentale. Un preziosissimo ponte Africa Brasil, come da suggestione Jorgebeniana. 














Jon Lucien - Rashida (RCA, 1973). Autentico capolavoro di quel soul venato di jazz e di inflessioni caraibiche questo di Jon Lucien. Ancor più bello e ispirato del successivo Mind's Eye (1974).