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venerdì 12 luglio 2013

Welcome to Hitchcockland!


Tutte le foto qui pubblicate sono di LAURA
Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures (Milano, Palazzo Reale, 21 giugno - 22 settembre 2013)

Entrare nel mondo di Hitch, per un fan, è come entrare al luna park. La mostra si snoda su un percorso che, attraverso scatti dietro le quinte, filmati, citazioni del Maestro e commenti di attori, produttori e collaboratori, ripercorre la carriera del Nostro soffermandosi sul periodo Universal. Ben strutturata, col giusto appeal stilistico, si vede chiaramente che è stata pensata e creata per attirare il pubblico più ampio possibile. Non che sia un male, ed è pure coerente col personaggio, probabilmente il più popolare cineasta del secolo scorso. Che però viene spesso banalizzato ed etichettato semplicemente come il "maestro del brivido": è pur vero, ma il mondo di passioni, pulsioni e contraddizioni di Hitch è assai più complesso e profondo di come viene ritratto. E vabbè. 
Di cosa avrei fatto volentieri a meno: di Canova che, col solito atteggiamento di quello che se ne intende, utilizza spunti non suoi ma tratti  dallo splendido "Il Cinema secondo Hitchcock" (il famoso libro-intervista di Truffaut).
Cosa avrei invece enormemente gradito: qualche scatto con Cary Grant, l'altro autentico alter ego hitchcockiano insieme a Jimmy Stewart (si dice che James Stewart incarnasse il tipo d'uomo in cui Hitch si rispecchiava realisticamente, mentre Cary rappresentasse aspetti legati ad un ideale maschile ammirato). Capisco che i film migliori con lui siano stati quelli dei '40 - su tutti Notorious - ma anche Intrigo Internazionale non scherza. Personalmente avrei preferito un po' meno Psycho (bellissimo, ma anche basta), un po' meno Gli Uccelli (decisamente meno bello, e quindi basta, grazie). L'overload de La Finestra Sul Cortile non può che avere la mia approvazione, così come l'ampio spazio dedicato a Vertigo (con numerosi commenti di Kim Novak, recentemente ospitata a Cannes per la proiezione della versione restaturata del film), molto sensato.

A parte questi nei, un'esperienza molto divertente (come potete notare dalle mie espressioni ebeti :-D).

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